L'origine del termine "Hipster" deriva dagli anni 40, descriveva i giovani bianchi di allora, appartenenti alla classe media, che appassionati di jazz, emulavano lo stile di vita dei jazzisti afroamericani. Oggi lo si può ricondurre a quei giovani che sono interessati ad una "cultura alternativa", sentono musica indie rock o elettronica, vedono film d'autore e sono molto attenti alle tendenze culturali del momento. Questa "sub cultura" la troviamo nelle aree londinesi di Hoxton e Shoreditch, a Parigi nel quartiere di Belleville o a Berlino nell'area di Prenzlauer Berg. Questo "Hipster Mood" si rispecchia a sua volta nell' "Hipster style". Le principali caratteristiche di questo look sono:
- Vestirsi in contro-tendenza, accentuando l'unicità della propria personalità
- No a marchi noti - Si a mercatini vintage, retrò e dell'usato (stanno emergendo anche negozi con abiti nuovi vintage) uno dei pochi marchi ammessi è Rayban Wayfarer e Hunter boots
- Vestiti a fiori per le girls possibilmente abbinati a biker boots, a cowboy boots, ballerine o duilio
- Converse o scarpe di tela per maschi e femmine
- Amano oggetti e vestiti fatti a mano, es. costumi da mare fatti all'uncinetto o rispescati nell'armadio della nonna
- Shorts aderenti vita alta
- Jeans con classico rimbocco dell'orlo
- Tessuto preferito: flanella (ogni hipster che si rispetti ha delle camicie di flanella possibilmente a quadri)
- Cardigan morbidi e maglioni a girocollo con simpatiche stampe anni 80
- Amanti della tecnologia (Ipad-Iphone) ma con fotocamere retrò
- cappelli, cuoio, occhiali da vista, quadretti e fiori sono da ricordare sempre come regole basilari per questo style
Angus Stone e Isabel Lucas - Pixie Lott e Oliver Cheshire
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